I sentieri
I passeggi e i sentieri sono divisi secondo criteri di difficoltà in due gruppi: passeggi lungomare e sentieri facili e quelli più difficili.

Potete venire a conoscere tramite la carta
Passeggi lungomare, destinati per il passeggio di un ampio cerchio di passeggiatori, seguono la costa dell′isola passando per numerose baie e attraverso pineti centenari. Passeggiando per l′area di Čikat, dove un volta le donne lussiniane aspettavano i loro marinai, tornerete nei secoli passati godendo della vista delle ville dell′aristocrazia austriaca. L′area di Čikat ringrazia il suo aspetto odierno a tre rinomati scienziati: dr. Leopold Ritter von Schrötter, dr. Alfred Edler von Manussi-Montesole e dr. Conrad Clar, così che i passeggi di Čikat portano i loro nomi. Una storia a parte è il professore lussiniano Ambroz Haračić, il quale ha dedicato tutta la sua vita allo studio del clima e della vegetazione della sua isola natia, e il cui monumento si trova nella parte meridionale della baia di Cikat. Al di fuori dell′area di Čikat, il passeggio lungomare passa anche per l′area di Sunčana uvala, che deve il suo nome (Val di Sole) alle bellezze naturali che la caratterizzano. La baia per la sua bellezza è un dono della natura con gli scogli e il mare cristallino.
Dall′altra parte dell′isola il passeggio lungomare collega Lussinpiccolo a Lussingrande. Raccomandiamo a tutti i visitatori dell′isola di visitare l′originale insediamento dell′isola –Lussingrande, di passeggiare per le sue viuzze, di vedere le ville dei capitani e di visitare il porto peschereccio di Rovenska che attrae per la sua bellissima spiaggia, il frangionde e l′atmosfera peschereccia. Visitate anche il porto peschereccio di San Martino, dove si hanno le origini di Lussinpiccolo e dove oggi si trova il cimitero locale con la chiesa di San Martino patrono della città di Lussinpiccolo
Sentieri facili, destinati anche al vasto cerchio di passeggiatori, però a differenza dei passeggi lungomare essi passano per l′interno dell′isola. Particolarmente interessanti sono i passeggi che iniziano dalla chiesa di San Nicola, si ritiene che questi siano gli inizi di Lussingrande, attraverso oliveti e pineti.
Sentieri più difficili, destinati a passeggiatori attivi, cioè alpinisti, perché includono anche parti scoscese e parzialmente si trovano su terreni difficilmente transitabili. L′attraenza di questi sentieri sta nella natura intatta e nei numerosi promontori dai quali si ha una bellissima vista dell′intero arcipelago.
TRASVERSALE ALPINISTICA"OSORŠĆICA" - NEREZINE - si estende per la parte settentrionale dell′isola di Lussino per circa 10km con la cima più alta di Televrin (588m). È la prima montagna delle isola adriatiche che ha attratto l′attenzione dei turisti tra i quali bisogna menzionare l′erede al trono austriaco Rudolf Habsburg, il quale nel 1887 raggiunse la cima di Osoršćica. La cima si può raggiungere partendo da due direzioni, da Ossero e da Nerezine e come compenso vi aspetta una bellissima vista dell′arcipelago lussiniano, delle coste dell′Istria, del monte di Velebit, e la vista si distende fino al Gorski Kotar, al monte Triglav, alle isole di Arbe, Pago e Selve. Lungo la via non mancate di visitare la chiesetta di San Nicola, in prossimità della cima, e la grotta di San Gaudenzio. Alla fine vi potete rinfrescare nel rifugio alpino aperto nei mesi estivi. Questa montagna è una vera sfida per tutti gli alpinisti, ma anche per coloro che amano passeggiare..
INDICAZIONI GENERALI: L′uso dei sentieri necessita l′uso di scarpe adatte, preferibilmente di scarpe da montagna, e di portare scorte di acqua o bibite, specialmente in estate.
Non abbattete i centenari muri a secco (gromače), se delle pietre crollano riponetele al loro posto. I vecchi cancelli di legno (lese) che dovrete passare lungo il cammino, chiudete dopo di se. Se incontrate degli animali comportatevi in modo naturale, calmatevi e osservate.
Fatte attenzione alle insegne, non avventuratevi per sentieri non marcati perché molti sentieri sull′isola sono abbandonati e non adatti all′uso.
NOTA: Sulle isole di Cherso e Lussino non ci sono serpenti velenosi. Secondo la leggenda le isole sono state benedette da San Gaudenzio, vescovo di Ossero, che così cacciò via tutti i serpenti velenosi, finchè gli scienziati non arrivino alle ragioni di questo fenomeno, cerchiamo di credere nella leggenda.